Cosa dovrebbe fare un ricercatore nel caso in cui si rendesse conto che i risultati della sua ricerca potrebbero essere utilizzati per sviluppare armi o, più in generale, per cagionare danni su larga scala?

Per fare riferimento a situazioni di questo tipo, in letteratura si utilizza l'espressione 'dilemmi dual-use'.

Solitamente questi dilemmi vengono presentati come problemi etici ("Cosa dovrebbe fare il ricercatore, secondo la morale?"), ma possono essere intesi anche come problemi giuridici
("Cosa dovrebbe fare il ricercatore, secondo il diritto?").

Obiettivo principale di questo intervento è quello di trattare il tema della responsabilità (morale e giuridica) dei ricercatori che si trovano ad affrontare tali problemi.

A questo scopo, in primo luogo illustrerò brevemente la disciplina giuridica vigente che regola la diffusione dei risultati di ricerche che possono avere usi sia civili che militari.

In secondo luogo, analizzerò alcuni metodi che sono stati proposti, nell’ambito dell’etica della ricerca, per affrontare i dilemmi dual-use.

In conclusione, partendo dall’idea che questi problemi possono essere ricostruiti come conflitti tra principi (quello della libertà accademica, da un lato e, dall’altro, quello della sicurezza pubblica), cercherò di applicare il modello del bilanciamento, sviluppato da teorici e filosofi del diritto, per risolvere i dilemmi dual-use che possono sorgere nell’ambito della ricerca accademica.

Speaker:

Andrea Barca ↗ ha conseguito il dottorato in Filosofia del Diritto presso l'Università degli Studi di Genova.
È stato assegnista di ricerca presso la medesima università, nonché visiting professor in General Theory of Law presso la Facoltà di Diritto dell'Università di Girona (Spagna).
Attualmente è assegnista di ricerca presso il DAER del Politecnico di Milano per il progetto "Technological innovation, dual-use, and socio-ethical aspects of aerospace. Emerging criticalities of aerospace engineering from ethics to regulation to society".

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26.06.2024