IL POLITECNICO DI MILANO GUIDA LO STUDIO DI FASE B DELLA MISSIONE LUMIO
11 ottobre 2022 — 1 minuti di lettura
Il Politecnico di Milano e l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno siglato l’accordo per lo sviluppo della fase B della missione spaziale LUMIO (Lunar Meteoroid Impacts Observer).
Dopo lo studio preliminare di fase A conclusa con successo nel 2021, la fase B è partita il 28 Settembre 2022 e avrà una durata di 12 mesi. Lo studio sarà guidato dal gruppo DART del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Aerospaziali del Politecnico di Milano e avrà l’obiettivo di consolidare il progetto della missione, del payload e del CubeSat. LUMIO è inquadrato all’interno del programma ESA GSTP, e ha ricevuto il sostegno dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Agenzia Spaziale Norvegese (NOSA).
Il consorzio europeo per la missione LUMIO è costituito dal Politecnico di Milano, Argotec, Leonardo, IMT, Nautilus, e S&T Norway. Il Politecnico di Milano è leader del consorzio e si occuperà dell’analisi di missione, del sistema di guida, navigazione e controllo del satellite, dell’esperimento di navigazione autonoma, dell’elaborazione scientifica dei dati e della gestione dell’intero progetto. Argotec avrà il ruolo di integratore della piattaforma CubeSat, Leonardo della realizzazione della LUMIO-Cam, un payload in grado di osservare gli impatti sulla Luna, IMT realizzerà il trasponder in banda X e il meccanismo di rotazione dei pannelli solari e Nautilus si occuperà della progettazione del segmento di terra e delle operazioni di controllo del volo. Infine, la norvegese S&T si occuperà della realizzazione del processore di bordo che elaborerà in tempo reale i dati provenienti dalla LUMIO-Cam.
LUMIO è un satellite CubeSat di 12 unità, ovvero della dimensione di circa 20x20x30 cm con una massa di circa 25 kg. Il satellite miniaturizzato si muoverà su una particolare orbita intorno al punto Lagrangiano L2 del sistema Terra-Luna, che consentirà di osservare costantemente il lato nascosto della Luna. LUMIO ha l’obiettivo di monitorare il lato nascosto della Luna per individuare i flash prodotti dall’impatto dei meteoroidi contro la sua superficie, in modo da complementare i dati acquisiti dai telescopi sulla Terra. Questi dati potranno poi essere usati per migliorare i modelli relativi al flusso di meteoroidi in arrivo sia sulla Terra che sulla Luna. Le immagini ad alta frequenza acquisite dalla LUMIO-Cam saranno processate in tempo reale a bordo per individuare l’eventuale presenza di flash dovuti a un impatto, che saranno poi inviati a terra per essere studiati in modo dettagliato.